www.narcisivalter.it
|
|||||||||||
Translate Page
|
CENTRALE DI ALLARME 4 ZONE + TAMPER 24H(4 Zone Burglar Alarm Control Panel with 24H Tamper Line)Indice: CARATTERISTICHE [ TORNA ALL'INDICE ] Nel 1990 progettai e realizzai (con i soli circuiti integrati C/MOS) una centralina di allarme a 3 zone più linea antisabotaggio 24h (Tamper): il progetto fu pubblicato sulla rivista Elettronica Flash e l'articolo completo lo trovate nella pagina dedicata. A distanza di anni, ho deciso di progettare una centralina antifurto leggermente più complessa e con più funzioni: per fare questo ho utilizzato il microcontrollore PIC16F887 della Microchip più un altro chip, l'ULN2004 (Seven Channel High-Current Darlington Array). Lo stesso microcontrollore PIC16F887 è stato utilizzato anche nella nuova centrale a 8 zone che potete trovare in questa pagina. Di seguito, le caratteristiche principali di questa Centrale Antifurto 4 Zone:
LO SCHEMA ELETTRICO DELLA CENTRALE [ TORNA ALL'INDICE ] Nella figura seguente è riportato lo schema elettrico della centrale di allarme PIC4. Il cuore di tutto il circuito è il microcontrollore della Microchip siglato PIC16F887. Per progettare il firmware, ho inizialmente creato tutti i Flow-Charts, utilissimi per realizzare questo genere di apparecchiature: a titolo di esempio, riporto il Flow-Chart creato per la linea TAMPER dal quale si evince chiaramente il funzionamento della stessa.
Per la programmazione del PICmicro, come sempre, ho utilizzato il PicKit2 della Microchip (vedi foto successiva). Di seguito una panoramica dettagliata di tutte le caratteristiche, dei comandi, delle spie, ecc.. L'elenco dei componenti lo potete scaricare in fondo a questa pagina, nella sezione DOWNLOAD. ZONA o LINEA ? - E' una precisazione necessaria per non creare dubbi specialmente ai meno esperti. I termini ZONA e LINEA, dal punto di vista della centrale, sono equivalenti e usarne uno al posto dell'altro non dovrebbe originare dubbi. La Linea è un termine "hardware" perché fa riferimento ai morsetti fisici della scheda: la zona, invece, indica in maniera più precisa il campo di copertura ma fa riferimento anch'essa agli stessi morsetti della centrale. Ad esempio, se colleghiamo in serie alla Linea L1 i contatti di due rilevatori ad Infrarossi installati entrambi nella camera da letto, potremmo definire quella Linea anche come "Zona notte": dire "La Linea L1 ha generato un allarme" oppure "La Zona Notte ha generato un allarme" equivale a dire la stessa cosa (uno dei due sensori ha rilevato un'intrusione). LINEE DI INGRESSO - SPIE DI LINEA - Sulla parte sinistra dello schema sono visibili le 4 Linee d'ingresso L1...L4 di tipo NC (Normalmente Chiuse): i 4 trimmer siglati T1...T4 (100k) sono utili per regolarne la sensibilità: girare in senso orario per aumentarla e antiorario per diminuirla. Se si desidera una linea meno sensibile, è possibile aumentare il valore di questi trimmer fino a 220k. L'apertura di una linea è segnalata dall'accensione fissa del LED ROSSO corrispondente (vedi DL1...DL4) a meno che essa non sia stata esclusa (o autoesclusa). I LEDs delle linee di allarme sono del tipo BICOLORE quindi possono visualizzare ben 4 stati differenti (a seconda che siano accesi fissi o lampeggianti). Le Linee L1...L4, contrariamente alla Linea Tamper, possono generare allarmi solo quando la centrale è inserita. Quando una Linea genera almeno un allarme, il corrispondente LED ROSSO lampeggia (memoria di allarme) dando la possibilità all'utente di sapere quali e quante zone hanno causato almeno un allarme durante la sua assenza. Il reset di TUTTE le memorie di allarme avviene in modo automatico dopo ogni inserimento di centrale. Se la zona è esclusa manualmente (LED VERDE acceso fisso) oppure automaticamente (LED VERDE lampeggia), essa risulta ininfluente; in altre parole è come se quella linea non esistesse per cui tutti i sensori ad essa collegati non potranno in alcun modo generare allarmi. Possiamo escludere o includere una zona attraverso la pressione del corrispondente pulsante, ma possiamo farlo solo quando la centrale è disinserita. Quando una zona genera consecutivamente un numero di cicli di allarme superiore a quello programmato (può accadere, ad esempio, nel caso si guasti un rivelatore, oppure, per la linea Tamper, dopo un taglio fili o un tentativo di sabotaggio), essa viene esclusa automaticamente dalla centrale (Broken Line, condizione segnalata dal LED VERDE lampeggiante) e qualsiasi successiva violazione della Linea stessa non provoca più allarmi (ESCLUSIONE AUTOMATICA). Per ripristinare la Linea "guasta" (dopo aver rimosso le cause del problema) è necessario agire su uno dei pulsanti di esclusione: il ripristino della zona TAMPER autoesclusa, invece, avviene in modo automatico ad ogni inserimento di centrale (la zona TAMPER non può essere esclusa manualmente e quindi non possiede il suo pulsante dedicato). L'esclusione manuale delle zone è importante non solo per parzializzare l'impianto, ma anche in caso di malfunzionamenti della linea stessa (sensori difettosi, cavi staccati, ecc.)
Quando si inserisce la centrale mentre una o più Linee di ingresso L1...L4 sono aperte, la situazione è segnalata acusticamente dal Buzzer interno che emette una serie di brevi beep in continuazione fino a quando la centrale non viene disinserita. Questo è utile nel caso si tenti di inserire la centrale quando una o più linee sono violate. TAMPER LINE 24H (ANTISABOTAGGIO) - SPIA TAMPER - La linea di allarme 24 ore (Tamper) fa capo ai morsetti 1 e 2 di M5. Questi morsetti devono trovarsi sempre Normalmente Chiusi (come le Linee di Allarme L1...L4). La loro apertura genera un allarme immediato anche a centrale disinserita. In serie a questi morsetti, sulla scheda, sono stati inseriti 2 connettori siglati S8 e S9, rispettivamente per lo switch Antistrappo (Snatch) e per quello Antiapertura (Tamper) della centrale: il primo va fissato sul fondo del contenitore mentre il secondo va installato in modo tale da rilevare un'apertura non autorizzata del pannello frontale. Anche i contatti che fanno capo a S8 e S9 devono risultare chiusi durante il normale funzionamento della centrale per cui, se non usati, devono essere cortocircuitati. Il discorso della spia TAMPER è identico a quello fatto per le Linee L1...L4 tranne per il fatto che il LED Verde della Linea Tamper (DL11) non risulta mai acceso fisso dal momento che non è consentita l'esclusione manuale della zona TAMPER. Quando il Tamper genera un numero consecutivo di allarmi pari a quello impostato con il Minidip (Cicli di Allarme), la linea viene AUTOESCLUSA ed il LED verde lampeggia: per resettare il LED è sufficiente inserire la centrale (non prima di aver rimosso le cause dei continui allarmi). CHIAVE MECCANICA (MK) - CHIAVE ELETTRONICA (EK) - La centrale può essere inserita sia con una chiave meccanica da collegare al connettore K1 (MK), sia con una chiave elettronica (o da una radiochiave) i cui contatti di attivazione vanno collegati ai morsetti 1 e 2 di M11. Quando si utilizza una chiave remota (elettronica, radiochiave, o anche una seconda chiave meccanica esterna all'impianto), la chiave meccanica sul pannello frontale deve sempre essere in posizione OFF: in alternativa, può essere messo un ponticello sul connettore MK. Nel caso, invece, che non si utilizzi una chiave remota, i morsetti 1 e 2 di M11 vanno cortocircuitati con uno spezzone di filo. Naturalmente è anche possibile utilizzare entrambi i tipi di chiave rispettando una logica ben precisa (quando i contatti della chiave meccanica sono aperti, la chiave remota non ha alcun effetto e viceversa). TEMPO DI INGRESSO - Il tempo di Ingresso (Entry Delay Time) funziona solo se la centrale è inserita e si avvia automaticamente quando si viola la Linea L1: da quel momento, infatti, si hanno a disposizione fino a 120 secondi (2 minuti) per poter disinserire la centrale altrimenti, allo scadere, si avrà un allarme di linea. Il Tempo di Ingresso può essere programmato con valori che vanno da 0 a 2 minuti: per fare questo si agisce sul Minidip on-board S7 a 8 vie presente sulla scheda (vedi paragrafo Minidip DI PROGRAMMAZIONE più avanti). Il Tempo di Ingresso si programma generalmente quando non si usa una chiave remota esterna ma solo quella presente sul pannello frontale per cui questo ritardo dà modo all'utente di poter arrivare alla centrale di allarme e disinserirla senza che questo comporti la generazione di un allarme. Quando si programma un tempo di Ingresso pari a 0, la Linea L1 non è temporizzata e risulta a tutti gli effetti una linea immediata come le altre per cui, in questo caso, è necessario dotare la centrale di una chiave remota esterna (elettronica, via radio o anche meccanica) altrimenti sarà impossibile disinserire la centrale senza generare almeno un allarme. Le altre linee, compresa la Tamper, non sono influenzate dal tempo di Ingresso. TEMPO DI USCITA - Il tempo di Uscita (Exit Delay Time) dà modo all'utente di poter violare una qualsiasi delle 4 Linee di Allarme (L1...L4) per un determinato tempo trascorso il quale, se la centrale "vede" ancora una o più di quelle linee aperte, genera un allarme. Il Tempo di Uscita è fisso e vale 120 secondi (2 minuti): esso si avvia automaticamente ad ogni inserimento di centrale. La Linea Tamper non è influenzata dal tempo di Uscita. TEMPO DI ALLARME - Il tempo di Allarme (Alarm Time) è la durata di un ciclo di Allarme: il suo valore (da 5 a 90 secondi) può essere programmato per mezzo del Minidip on-board S7 a 8 vie (vedi paragrafo Minidip DI PROGRAMMAZIONE più avanti). CICLI DI ALLARME - Nelle condizioni normali, la centrale genera un ciclo di allarme quando rileva una violazione di Linea o un sabotaggio. Trascorso il tempo di allarme, la centrale disattiva il relè e si pone in attesa di ulteriori eventuali violazioni. Ma cosa succede se un malintenzionato tagli i fili, stacca un contatto magnetico dalla parete, oppure se un sensore si guasta? In questo caso entrano in gioco i Cicli di Allarme: la centrale genera un numero di allarmi pari a quello programmato e poi "dichiara" PERMANENTEMENTE GUASTA la linea che ha causato quella serie consecutiva di allarmi: in questo modo, la linea non può generare nessun altro allarme e questa condizione è visualizzata attraverso il lampeggio del LED VERDE. Per mezzo del Minidip on-board possono essere programmati 3, 5, 7 o 9 cicli di allarme. Per ulteriori dettagli, vedere il paragrafo "LINEE DI INGRESSO - SPIE DI LINEA" all'inizio di questo capitolo. RESET ALLARME IN CORSO - Il disinserimento della Centrale provoca l'arresto immediato di un allarme in corso. MINIDIP DI PROGRAMMAZIONE - Per programmare il Tempo di Ingresso, quello di Uscita ed i Cicli di Allarme, è necessario agire sul Minidip S7, saldato direttamente sulla scheda della centrale di allarme. I dati programmati con il Minidip sono disponibili immediatamente dopo l'inserimento della Centrale. Ciò significa che è sempre possibile la programmazione ma solo dopo l'inserimento di centrale se ne avrà l'effettiva efficacia.
Il Minidip usato è del tipo ad 8-vie, ma in questo progetto ne vengono utilizzate solo 7 lasciando scollegata la via numero 1 per usi futuri. Di seguito, la Tabella di programmazione:
USCITE DI SISTEMA (+MEM / +LO / +OFF / +INS) - In questi morsetti sono presenti dei livelli logici positivi (+12V) o negativi (Massa) utili per eventuali attuatori esterni. In particolare:
Questi 4 morsetti possono essere utilizzati anche come Open-Collector (O.C.) semplicemente rimuovendo una o più delle resistenze R31, R32, R33 e R34 da 1K presenti sulla scheda (vedi immagine seguente). Le differenze di funzionamento tra un'uscita Open Collector (O.C.) e quelle attuali (con una pull-Up da 1K) predisposte sulla scheda sono riassunte nella figura seguente (l'esempio è riferito al morsetto +MEM ma può essere esteso anche alle altre uscite di sistema +LO, +OFF e +INS).
Da ogni uscita di sistema (+MEM, +LO, +OFF, +INS) potrebbero essere prelevati, almeno in teoria, fino a 500 mA: tuttavia questo non è consigliabile per alcuni motivi primo dei quali, la capacità dell'alimentatore che dovrebbe erogare almeno 2 Ampere solo per queste 4 uscite: in secondo luogo, è sempre sconsigliato far funzionare transistor o circuiti integrati al limite delle loro possibilità, per cui consiglio di prelevare dalle uscite di sistema, se usate, non più di 80-100 mA. TEST (DELLA CENTRALE) / RELE' DI ALLARME / RELE' SECONDARIO - Una volta realizzato l'impianto di allarme, questo dovrebbe essere messo in prova almeno per alcuni giorni, ovvero il tempo necessario per verificare che tutto funzioni alla perfezione. Se così non fosse, si potrebbero avere sgraditi falsi allarmi. Ecco perché è consigliabile, una volta realizzato l'intero impianto antifurto, mettere la centrale in TEST agendo sull'apposito deviatore S6 (TEST) presente sulla scheda. In questa modalità, la centrale funziona perfettamente ma in caso di Allarme, il relè RL1 non viene attivato anche se la spia Alarm si accende normalmente. Sul morsetto +N (vedi paragrafo successivo) sarà sempre presente la tensione positiva di +12V perché il relè primario non sarà mai attivato. Il secondo relè (RL2), invece, funziona anche quando la centrale è in TEST: questo potrebbe essere interessante se ai suoi contatti si applica, ad esempio, un attuatore per accendere le luci del salotto o del giardino: in questo modo l'eventuale malintenzionato potrebbe rinunciare al suo intento (almeno si spera!). Per questo, anche quando la centrale è in TEST, si ha ancora un piccolo margine di sicurezza, specialmente poi se si collega sul relè secondario RL2 una piccola sirena interna, un combinatore telefonico o un altro utile attuatore che, ripeto, verranno attivati anche quando la centrale si trova in fase di TEST. USCITE +N / +A - Queste uscite fanno capo ai contatti del Relè di allarme RL1 e sono complementari. Sul morsetto +N (+Normale) è presente una tensione positiva di +12 Volt praticamente sempre tranne quando la centrale va in allarme: al contrario, sul morsetto +A (+Allarme) è presente una tensione positiva di +12V SOLO IN CASO DI ALLARME (o, se preferite, solo durante tutto il tempo di Allarme). Il Relè RL1 (a differenza del relè RL2) è provvisto di una seconda serie di contatti, siglati COM, NC e NO: sulle uscite che fanno capo a questi contatti non c'è alcun livello di tensione (dry contact, contatti liberi) e posso essere utilizzati per ulteriori funzioni di allarme. APERTURA DELLA CENTRALE - In alcuni casi (manutenzione, reset, guasto, test) potrebbe essere necessario aprire sia la centrale sia qualche sensore ad essa collegato. In questo caso, grazie anche al suggerimento dell'amico Ivano, nel firmware è stata programmata una piccola procedura che inibisce la linea Tamper per 20 secondi subito dopo il disinserimento della centrale. Questo tempo dovrebbe essere sufficiente, ad esempio, per aprire la centrale e "bloccare" il microswitch antiapertura; la stessa cosa potrebbe essere fatta sui sensori. Trascorsi i 20 secondi dal disinserimento, la linea Tamper torna pienamente "operativa". BUZZER - Il buzzer sulla scheda segnala con un beep l'inserimento, il disinserimento e l'avvenuto Reset di centrale. Se il buzzer emette una serie di beep brevi e continui subito dopo l'inserimento, questo indica che una o più delle 4 linee di ingresso erano aperte all'atto dell'inserimento: disinserire la centrale e controllare. TEST DELLE SPIE DI LINEA - Quando si alimenta la centrale per la prima volta oppure quando si preme il pulsante Rst (Reset) sulla scheda, viene avviato il TEST delle Spie di Linea L1...L4 e quella di Sabotaggio (Tamper): saranno accese le 5 spie VERDI per un secondo e successivamente le 5 spie ROSSE, sempre per un secondo. In questo modo è possibile controllare la perfetta funzionalità delle 5 spie di linea (DL1, DL2, DL3, DL4 e DL11).
LA REALIZZAZIONE [ TORNA ALL'INDICE ] La figura seguente riporta il piano componenti della scheda (in giallo le piste del master sottostante). Cominciare ad inserire tutti i ponti (ce ne sono alcuni anche sotto i circuiti integrati). Da notare che i ponticelli J1, J2 e J3 devono essere realizzati con conduttori di almeno 1 mm specialmente se si intende utilizzare molti dispositivi esterni (Sirene, Rilevatori, Combinatori, ecc.). Il quarzo XTAL (10 MHz) è bene sia del tipo a basso profilo. I relè RL1 e RL2 non devono essere più alti di 11-11,5 mm: se preferite montarne di altri tipi (magari perché disponibili nel Vostro laboratorio) consiglio di posizionarli fuori dal PCB e collegarli con spezzoni di cavo (almeno 1 mm di diametro). Se preferite invece usare gli stessi relè del sottoscritto, li potete trovare facendo una ricerca su uno dei più noti siti di aste on line (fare una ricerca con le stringhe “RFT-RGI GBR 15.1 12-12” per il relè di allarme RL1 e “SDS ST2 DC12V” per il relè secondario RL2). Le morsettiere e gli strip sono a passo 2.54 mm. Anche se non strettamente necessaria, consiglierei di dotare comunque lo stabilizzatore 7805 di un'aletta per il raffreddamento visto che la quasi totalità dei LEDs sono collegati alla linea dei +5V. Assicuratevi, inoltre, di utilizzare un contenitore che abbia delle apertura per l'ingresso dell'aria, utile per aerare, oltre allo stabilizzatore, anche l'alimentatore. Consiglio di inserire uno zoccolo per entrambi i circuiti integrati U1 e U2. I COMPONENTI SMD [ TORNA ALL'INDICE ] Per ottimizzare la realizzazione del Master, ho deciso di utilizzare anche 8 componenti SMD: 4 resistenze da 10k (il tipo 0805) e 4 diodi 1N4148. Questi 8 componenti SMD vanno saldati dal lato rame nelle apposite piazzole come visibile nella seguente immagine (cliccarci sopra per ingrandirla). ALIMENTAZIONE e COLLEGAMENTI [ TORNA ALL'INDICE ] Sul connettore M12 a tre poli deve giungere una tensione di +13,8 Volt (pin 1) e la relativa Massa (pin 2, quello centrale). Inoltre, sul pin 3 deve giungere una tensione continua prelevata dall’alimentatore a monte della Batteria in Tampone. Questa tensione è utile per far accendere il LED Main (DL6) quando l’alimentatore è correttamente collegato alla tensione di rete (il LED Main si spegne durante un Black-Out). Per il LED Main, sul PCB ho previsto una resistenza fittizia R37 da 100 ohm, ma il suo valore dovrà essere calcolato in base alla tensione continua prelevata dall'alimentatore ed applicata al pin 3 del connettore M12. Per il calcolo della resistenza, utilizzare la seguente formula avendo cura di arrotondarne il valore ottenuto con uno standard:
Nel mio prototipo ho utilizzato una batteria al piombo da 1,2 Ah che misura 151x94x65 mm, ma è possibile utilizzare batterie con capacità fino a 6-7 Ah (dimensionando opportunamente il contenitore oppure usandone uno supplementare). Il Diodo D1 è necessario per il disaccoppiamento tra le due fonti di alimentazione mentre il Diodo D2 è utile nel caso si colleghi accidentalmente la batteria con i terminali invertiti: per questo, è necessario inserire anche un fusibile F1 da 2A (nel mio prototipo ho utilizzato una batteria da 1,2 Ah) che "stacca" immediatamente la batteria in caso di inversione di polarità. Ovviamente se si utilizza una batteria da 6-7 Ah, il fusibile F1 deve essere da 5 o 6A. Nella figura seguente si illustra un tipico collegamento della centrale di allarme PIC4 (cliccare sulla figura per ingrandirla). Utilizzando questo esempio, la sirena e l'eventuale combinatore telefonico si attiveranno anche quando la centrale è in fase di TEST. Per evitare ciò, collegare sirena e combinatore sul morsetto +A (vedi M8) LA SERIGRAFIA [ TORNA ALL'INDICE ] Ho realizzato una serigrafia apposita per questa centrale. Ho volutamente lasciato di inserire nella stessa anche il blocco Chiave perché ognuno può decidere se e quale chiave utilizzare e, soprattutto, in quale parte della scatola posizionarla. Di seguito il piano foratura per i LEDs ed i pulsanti: Nell'immagine successiva è riportata la serigrafia per il pannello frontale della centrale. COMANDI ed USO [ TORNA ALL'INDICE ] Nelle prossime righe descrivo una sorta di Guida Rapida per l'utilizzo della Centrale di Allarme PIC4. INSERIMENTO CENTRALE Per inserire la centrale, girare la chiave in posizione ON: la spia rossa "ON" e la spia verde "Entry/Exit Delay Time" si accendono (quest'ultima rimarrà accesa per 2 minuti: durante questo tempo è possibile violare una o più delle 4 linee di ingresso senza che questo provochi allarmi). DISINSERIMENTO CENTRALE Per disinserire la centrale di allarme, girare la chiave in posizione OFF: in questa condizione, solo la spia arancione "Main" dovrebbe essere accesa. ESCLUSIONE ZONE (Parzializzazione) L'esclusione manuale delle zone può essere eseguita solo con centrale disinserita (Chiave in posizione OFF). Premere uno o più dei quattro pulsanti ZONES per escludere (spia verde accesa) o includere (spia verde spenta) la corrispondente zona (ESCLUSIONE MANUALE). Una zona esclusa non avvia mai nessun allarme. La linea Tamper 24H non prevede l'esclusione manuale, ma solo quella automatica (la centrale AUTOESCLUDE le zone per le quali è stato rilevato un numero consecutivo di allarmi pari a quello programmato con il Minidip (vedi CICLI DI ALLARME). ALLARME IN CORSO Per resettare un allarme, disinserire la centrale. Se l'allarme si avvia anche dopo il disinserimento, controllare la linea antisabotaggio (se la spia rossa "TAMPER" è accesa fissa, la linea antisabotaggio è aperta). Se l'allarme avviene mentre la centrale è disinserita (esempio, un sabotaggio), per resettarlo è necessario inserire e disinserire la centrale. MEMORIZZAZIONE ALLARMI Quando una linea (Tamper compresa) genera un allarme, la corrispondente spia rossa inizia a lampeggiare per indicare che è stato memorizzato un allarme. L'utente non deve preoccuparsi di "resettare" il lampeggio perché questo avviene in automatico AD OGNI INSERIMENTO di centrale. VIOLAZIONI MULTIPLE di LINEA o TAMPER Se la centrale è inserita e una linea di Ingresso o Tamper genera un allarme, eventuali violazioni di altre linee durante il tempo stesso di allarme saranno comunque "rilevate" e memorizzate. Questo è molto importante perché l'ambiente protetto dall'impianto potrebbe essere violato contemporaneamente da più parti: in questo modo l'utente è in grado di conoscere con esattezza quali sono state le zone violate mentre la centrale era inserita. RIEPILOGO SPIE e COMANDI Di seguito, una breve descrizione delle spie e dei comandi sul pannello frontale: SYSTEM Le spie di Sistema indicano i seguenti stati:
ZONES Le spie di Zona indicano i seguenti stati:
LA CENTRALE DI ALLARME PIC-4 (Foto-Gallery) [ TORNA ALL'INDICE ] Di seguito una serie di foto della centrale di allarme completa (clicca sulle foto per ingrandirle), racchiusa in un elegante e robusto contenitore in PVC della Gewiss, in grado di ospitare la scheda, l'alimentatore switching e la batteria da 7,2 Ah. In ogni caso, qualsiasi sia il contenitore che andrete ad utilizzare, se non predisposte, dovrete praticare delle piccole aperture o fessure per l'ingresso dell'aria. Qui di seguito troverete i link per scaricare il manuale di servizio (contenente schemi, master, serigrafia, ecc.) e il datasheet del microcontrollore PIC16F887.
|